I due erano stati imputati a Ravenna per omissioni
"Il ministero della Difesa ha provveduto a risarcire il danno arrecato" per le spese legali affrontate "ad un ufficiale ed a un sottufficiale dell'Arma dei carabinieri, esattamente un anno dopo la sentenza di proscioglimento da un procedimento penale che li aveva visti dapprima indagati e poi imputati". Lo riferisce Massimiliano Zetti, segretario generale di Nsc che aveva chiesto sulla vicenda un'ispezione alla Procura di Ravenna dopo l'assoluzione dei due carabinieri accusati di omissioni nell'indagine sulla morte di Matteo Ballardini, 19enne di Lugo deceduto la mattina del 12 aprile 2017 per overdose da metadone. Una vicenda da cui è nato un processo a quattro amici.
"Le indagini in prima battuta - spiega Zetti - furono avviate dai carabinieri della Compagnia di Lugo. Il procedimento penale a carico dei militari fu avviato dalla procura di Ravenna che aveva, a suo modo di vedere, ravvisato comportamenti penalmente rilevanti a carico del capitano Di Cesare e dell'allora comandante di Stazione di Lugo Enrico Quattrini. Gli stessi comportamenti presi in esame dalla Procura sono stati giudicati in udienza dal collegio giudicante come leciti, coerenti e cogenti alle circostanze tanto da costituire in tutto il prosieguo del procedimento la piattaforma logica e probatoria a cui si sono ispirate le forze di polizia giudiziaria subentrata e le accuse prive degli elementi costitutivi del delitto, sia sotto il profilo oggettivo, sia sotto quello soggettivo".
Pertanto i militari, spiega il Nuovo Sindacato Carabinieri, "sentito anche primo il parere dell'Avvocatura dello Stato sono stati risarciti con la somma di circa 23.000 euro". Il sindacato "chiederà alla Corte dei Conti di verificare se sussiste il danno erariale". (ANSA).