Oltre 200 immagini dal 17 dicembre al Palazzo del Governatore
(ANSA) - PARMA, 30 NOV - Nel trentennale della scomparsa Parma rende omaggio a Luigi Ghirri, uno dei più grandi maestri della fotografia italiana, con "Labirinti della visione. Luigi Ghirri 1991", mostra ad ingresso gratuito che sarà ospitata nelle sale di Palazzo del Governatore dal 17 dicembre al 26 febbraio.
L'iniziativa, organizzata dal Comune in collaborazione con Csac-Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma e Archivio Eredi Luigi Ghirri, si iscrive nel calendario di eventi del progetto "Vedere Oltre" promosso dalle città di Reggio Emilia, Modena e Parma, alle quali Ghirri era particolarmente legato e fondamentali per la sua produzione artistica, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e di Apt Servizi Emilia-Romagna.
Oltre 200 immagini, provenienti dalle raccolte della Sezione Fotografia del Csac, mostreranno percorsi nell'opera di Ghirri e nei modelli da lui individuati dentro e fuori la propria produzione, le sue foto ma anche immagini da lui amate o che sono state occasione di sue riflessioni: quelle documentarie di Dorothea Lange, di Walker Evans, quelle che inseguivano la bellezza del paesaggio dei Fratelli Alinari, di Carlo Naya, quelle che ridefinirono la percezione di quel paesaggio in chiave post-Bauhaus di Bruno Stefani.
L'esposizione prende le mosse dalle fotografie che Ghirri lasciò al Csac in occasione della pubblicazione del volume "Viaggio dentro un antico labirinto", realizzato con Arturo Carlo Quintavalle e pubblicato nel 1991, l'ultima monografia del fotografo, scomparso nel febbraio dell'anno seguente. Le 153 foto che costituiscono il nucleo della mostra erano state realizzate da Ghirri per allestire il mockup del libro: le stampe erano strumento per progettare l'impaginazione, media per imporre il controllo accurato della resa tipografica delle immagini, ma soprattutto strumento di dialogo con Quintavalle per la stesura del testo. Ad affiancare il corpus centrale della mostra sarà una selezione di foto di Ghirri tratta dalle serie degli anni Settanta, da documenti della relazione tra il fotografo e l'artista Franco Guerzoni, da fotografie storiche del paesaggio italiano da Ghirri scelte e conferite al Csac, da Polaroid di grande formato. (ANSA).