Regioni: E-R vara una manovra da 13 miliardi, tasse ferme

Emilia Romagna
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Due di investimenti, in attesa di un accordo sulla sanità

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Una manovra finanziaria da 13,3 miliardi, due terzi dei quali dedicati alla sanità, in attesa che un accordo col governo sul riparto dei fondi copra l'aumento delle spese dovute al Covid. E' quella che ha varato la giunta regionale dell'Emilia-Romagna e che nei prossimi giorni avvierà il suo iter in consiglio per l'approvazione finale.
    L'obiettivo principale è stato assicurare la tenuta di bilancio, in mezzo ai cosi cresciuti, non solo per il Covid, ma anche per la crisi energetica e l'inflazione. Previsti nuovi investimenti per oltre due miliardi (grazie soprattutto a una forte accelerazione nella spesa dei fondi europei), tasse regionali ferme per l'ottavo anno consecutivo e la conferma di alcune misure, come le esenzioni dei ticket, i bus gratis agli studenti, l'abbattimento delle rete dei nidi e la copertura delle spese universitarie, che si stima faranno risparmiare agli emiliano-romagnoli circa 100 milioni.
    "Nonostante il momento difficile - dicono il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore al Bilancio, Paolo Calvano - abbiamo costruito una manovra che non prevede l'aumento delle tasse, conferma misure che permettono agli emiliano-romagnoli di risparmiare oltre 100 milioni e punta a una ripartenza che vogliamo solida, creando le migliori condizioni possibili per il sistema regionale del lavoro, dell'imprese, dei territori.
    Questo nonostante il grande sforzo che siamo chiamati a fare sulla sanità, in attesa di definire col Governo, insieme a tutte le Regioni, la copertura dei costi Covid sostenuti e interventi sul caro bollette che colpisce anche ospedali e strutture sanitarie, così come i bilanci degli enti locali. Tutto ciò è stato possibile anche grazie a un'attenta e oculata gestione delle risorse regionali che abbiamo messo in pratica in questi anni". (ANSA).
   

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