Ius Soli: a Bologna mille studenti e influencer a teatro

Emilia Romagna

Le storie portate sul palco, poi consegna delle pergamene

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Un teatro delle Celebrazioni gremito di un migliaio di giovani studenti e studentesse delle scuole medie, molti di origini straniere, per promuovere lo Ius soli "alla bolognese", con lo slogan "Bolognesi. Dal primo giorno". Per dire cioè, con le parole del sindaco Matteo Lepore, "che è bolognese chi nasce a Bologna ma anche chi arriva qui e frequenta un intero ciclo scolastico".
    Durante la mattinata si sono alternati sul palco diversi influencer che hanno portato la loro esperienza di stranieri o figli di immigrati in Italia. Dal giovane attore Shi Yang Shi, nato al nord della Cina e trasferitosi con la madre all'età di 11 anni, a Advia, amico di Luis Sal (presente all'evento), arrivato in Italia via mare nel 1997, quando sua madre era incinta di lui. Ha raccontato la sua esperienza di "struggle quotidiana" con la burocrazia italiana, di aver dovuto "fare da traduttore ai suoi genitori per il permesso di soggiorno" e di "aver faticato 18 anni per ottenere la cittadinanza". A fine mattinata i 15 istituti comprensivi che hanno preso parte all'iniziativa hanno ricevuto una pergamena simbolica che riporta il testo dello Statuto del Comune di Bologna, in cui è stato inserito il principio dello Ius Soli e della cittadinanza onoraria. Era presente anche il consigliere comunale della Lega Matteo Di Benedetto, che pur ribadendo le posizioni critiche del suo gruppo rispetto allo Ius soli, "misura più ideologica che sostanziale", ha aggiunto: "La mia è una rappresentanza istituzionale. Non voglio che passi il messaggio che non si riconosce che questi bambini fanno parte della comunità di Bologna, perché ne fanno parte". (ANSA).
   

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