Grazie alle verifiche di polizia e carabinieri
Un 31enne di origine moldava e un 33enne di origine ucraina, entrambi con precedenti, sono stati raggiunti in mattinata da altrettante misure cautelari in carcere emesse al termine delle verifiche di polizia e carabinieri su una scia di furti, soprattutto a esercizi commerciali, commessi a Ferrara negli scorsi mesi. In particolare al 31enne sono stati ricondotti 13 colpi, tra tentati e realizzati. E a entrambi i sospettati, altri due furti in concorso oltre a quello tentato all'ufficio postale di via Krasnodar il 19 giugno scorso. Il totale ammonta così a 16.
La svolta investigativa era arrivata la scorsa estate quando i militari della sezione operativa avevano notato due persone acquistare in città una dose di droga: vano il successivo tentativo disfarsi dello stupefacente. Nel corso della perquisizione domiciliare, i carabinieri avevano quindi individuato un cappellino da baseball dai colori cangianti già notato nelle immagini dell'assalto alle poste di via Krasnodar: in quella occasione un malvivente, con medesimo cappellino e armato di piccone, dopo avere sfondato una vetrata aveva provato invano ad aprire la cassaforte per infine scappare a mani vuote.
Nello stesso periodo la squadra Mobile estense stava indagando su una serie di furti a esercizi commerciali nei quali chi era entrato in azione, si era dimostrato particolarmente agile riuscendo ad esempio nel caso di una pizzeria a passare attraverso una finestra a vasistas. Le risultanze delle analisi della Scientifica e l'attività svolta in collaborazione con l'Arma, hanno infine permesso agli inquirenti di giungere al nome dei due uomini ora in carcere in ragione della misura emessa dal Gip su richiesta della Procura. (ANSA).