Il 22 novembre col soprano Anastasia Bartoli
(ANSA) - PIACENZA, 19 NOV - Dopo la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta nel 2021, Plácido Domingo torna al Teatro Municipale di Piacenza, il 22 novembre alle 20.30 per cantare in un Gala tutto dedicato a Verdi. Sarà una serata consacrata alle celebri opere del Maestro delle Roncole, tra sinfonie, arie, duetti e pagine corali. "Sono felice di tornare anche quest'anno a Piacenza - ha dichiarato Domingo, la cui carriera prosegue da oltre mezzo secolo con un repertorio sterminato nei principali teatri del mondo. - Non posso dimenticare la grande emozione di aver diretto il Requiem l'anno scorso in memoria delle vittime del Covid. Adesso guardiamo avanti con tanta speranza".
Ad affiancare l'ottantunenne tenore/baritono/direttore spagnolo, ci sarà il soprano Anastasia Bartoli, vincitrice del Concorso Voci Verdiane di Busseto. Sul podio Francesco Ivan Ciampa, apprezzato al Municipale di Piacenza con La Wally nel 2017 e La forza del destino nel 2019, alla guida dell'Orchestra Filarmonica Italiana e del Coro del Teatro Municipale preparato da Corrado Casati. Il viaggio nell'universo dei personaggi e della musica delle opere verdiane si aprirà con la Sinfonia da I vespri siciliani, per proseguire con alcune grandi arie, come "Perfidi! Pietà, rispetto, amore" dal Macbeth, seguita dalla cavatina di Elvira da Ernani.
Dopo il Preludio dal Macbeth, sarà la volta del toccante coro "Patria oppressa" dei profughi scozzesi, per concludere la prima parte del Gala con il duetto tra Nabucco e Abigaille "Donna, chi sei", dal terzo atto del Nabucco. Nella seconda parte la grandiosa Sinfonia da La forza del destino, cui seguirà l'aria di Amelia, "Ecco l'orrido campo", da Un ballo in maschera, per giungere al quarto atto del Macbeth con l'aria "Mal per me che m'affidai", seguita dal "Vittoria! Vittoria!", che vedrà anche la partecipazione dei giovani tenori Andrea Galli (Macduff) e Antonio Mandrillo (Malcolm). Spazio poi al celeberrimo coro "Va, pensiero", per chiudere il Gala con il duetto di Leonora e il Conte di Luna "Udiste? … Mira, di acerbe lagrime" dal Trovatore. (ANSA).