Il chitarrista Pablo Márquez per la prima volta a Bologna

Emilia Romagna

Il 3 novembre ospite della rassegna Conoscere la Musica

ascolta articolo

E' stato il primo chitarrista al mondo a incidere nel 2007 un disco intero per Ecm, l'etichetta del produttore tedesco Manfred Eicher garanzia di livello superiore sia tecnico che intellettuale: è il chitarrista argentino Pablo Márquez in recital per la prima volta a Bologna il 3 novembre alle 20.30 nella Sala Biagi (via Santo Stefano 119) per il cartellone dell'Associazione Conoscere la Musica - Mario Pellegrini.
    Quell'incisione fu un autentico caso discografico, e il nome del virtuoso, già allievo di Eduardo Fernández, fu immediatamente catapultato in tutto il mondo. Ne seguirono altri, in particolare quello dedicato alle musiche chitarristiche di Luciano Berio, e oggi il nome di Pablo Márquez è entrato nell'empireo dei migliori chitarristi del nostro tempo. Interprete d'eccezione della musica contemporanea, è ugualmente acclamato per le sue esecuzioni appassionate ed equilibrate dei capolavori storici e della musica tradizionale argentina. Un'occasione imperdibile, dunque, per ascoltarlo sotto le Due Torri in un programma con musiche ben calibrate fra Cinquecento e contemporaneo di Luys Milan, Joaquín Rodrigo, Manuel de Falla, György Kurtág e Johann Kaspar Mertz. Ad aprire il concerto di Pablo Márquez saranno due brani di Luys Milan, Tiento II e Fantasia XXII dalla raccolta El Maestro del 1536. A Seguire due brani di Joaquín Rodrigo (l'autore del celeberrimo Concerto di Aranjuez), Sarabande lointaine (Hommage à Luys Milan del 1926) e Invocation et danse (Hommage à Manuel de Falla del 1963).
    Poi tre brani da El Amor brujo di Manuel de Falla (Canción del fuego fatuo, Relato del pescador, Danza ritual del fuego) trascritti per chitarra sola dallo stesso Márquez. Nella seconda parte del concerto undici brevissimi brani di uno dei più grandi compositori viventi, oggi novantaseienne, György Kurtág dalla raccolta Fragments (composti fra il 1964 e il 1979), e a chiudere Sei Lieder di Franz Schubert nella rara trascrizione ottocentesca del grande virtuoso di chitarra slovacco Johann Kaspar Mertz (1805-1856). (ANSA).
   

Bologna: I più letti