In tournée in E-R, 'terribile crudeltà dei russi'
(ANSA) - BOLOGNA, 16 OTT - "Non lo conoscevo personalmente, ma una volta ho suonato nella Kherson Philharmonie. Questa notizia mi ha completamente sconvolto. Penso che questo caso mostri ancora una volta la forza e i principi del nostro popolo e la terribile crudeltà degli occupanti russi": è profondamente colpito per la tragica sorte toccata al collega direttore d'orchestra Yuriy Kerpatenko, assassinato nei giorni scorsi dai soldati russi, il pianista ucraino Antonii Baryshevskyi, in questi giorni in tour in Emilia-Romagna.
"Questo non è un conflitto locale, ma una guerra contro tutto il mondo civile, una guerra contro l'umanità", dice. 35 anni di Kiev, dove viveva fino allo scorso 24 febbraio, Baryshevskyi sarà protagonista nei prossimi giorni di una mini tournée in Emilia-Romagna (il 19 ottobre al Teatro Rossini di Lugo, il 20 all'Auditorium Manzoni di Bologna e il 21 all'Auditorium Biagi di Modena), la prima da quando il suo Paese è stato invaso dalla Russia.
Dal suo repertorio ha eliminato gli "amati" compositori russi ("ci sto male fisicamente", dice) e approva che artisti vicini a Putin, come Gergiev o Spivakov, siano stati cancellati dai cartelloni di molti teatri occidentali, provando invece stima per quelli che si sono schierati senza riserve contro la guerra russa all'Ucraina. "Nel frattempo - aggiunge Baryshevskyi - ho avuto modo di approfondire la musica dei compositori ucraini, che già prima frequentavo, ma che ora ho incrementato". (ANSA).