Tra le opere esposte a 'Prodigy Kid' dall'8 ottobre
(ANSA) - RAVENNA, 16 SET - Ci sarà anche un disegno di Leonardo da Vinci, ora parte del Codice Atlantico e conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano, tra le opere esposte nella mostra 'Prodigy Kid', allestita dall'8 ottobre all'8 gennaio negli spazi del Mar-Museo d'Arte della Città di Ravenna nell'ambito della settima edizione di RavennaMosaico, biennale di mosaico contemporaneo. Il disegno rappresenta una creatura ibrida largamente aderente alla descrizione del Mostro di Ravenna, per come ne dà nota lo speziale fiorentino Luca Landucci nel suo diario, alla data dell'11 marzo 1512. Quella del Mostro di Ravenna è una leggenda che riguarda la nascita di una creatura affetta da gravi deformità fisiche: nel contesto sociale, politico e culturale dell'epoca, che vede riemergere le arti divinatorie, il Mostro è interpretato come presagio della sanguinosa battaglia che proprio nella città romagnola si sarebbe combattuta di lì a poco, tra la Lega di Cambrai e la Lega Santa. Nell'arco di poco tempo, la notizia della nascita si diffonde prima a Roma, poi nel resto d'Europa, attraverso testimonianze scritte, dipinti, disegni e incisioni.
La figura del Mostro di Ravenna ha largamente ispirato la più recente serie di lavori inediti del duo Francesco Cavaliere-Leonardo Pivi, principali protagonisti della mostra, curata da Daniele Torcellini. Dal 2018 Cavaliere e Pivi collaborano alla creazione di racconti fantastici e favole contemporanee, che prendono la forma di installazioni di mosaici, sculture e oggetti, animate da azioni performative.
Accanto al disegno di Leonardo trova spazio in mostra l'edizione a stampa di un disegno acquerellato di Ulisse Aldrovandi, pubblicata nel volume postumo 'Monstrorum historia cum Paralipomenis historiæ omnium animalium' (1642), dove sono presentati i due principali modelli iconografici attraverso cui la leggenda è stata tramandata. Il disegno di Leonardo da Vinci e la stampa dalla tavola di Aldrovandi sono accompagnati, in mostra, da altre opere antiche, per un dialogo, intessuto con cura dagli artisti, tra passato e presente. (ANSA).