Dai trasporti alla sostenibilità e un Osservatorio sul 'sex work'
Comincia a prendere forma a Bologna il Piano dell'economia della Notte, lanciato dal sindaco Matteo Lepore durante la sua campagna elettorale, un "motore" per dare impulso all'industria culturale e artistica, che "genera reddito e ricchezza" ed è uno strumento per migliorare la vivibilità culturale e sociale del territorio. Dopo il via libera della Giunta cominceranno le attività con una cabina di regia coordinata dalla vicesindaca, Emily Clancy, titolare della delega sull'economia della notte, e un percorso partecipato con incontri con i lavoratori della notte, collaborazioni, e proposte dei cittadini che potranno condividere le proprie esperienze per conoscere dal vivo i problemi da affrontare.
Trasporto pubblico rafforzato, tutela delle differenze, sostenibilità, lavoro notturno, cultura, sono alcuni degli assi tematici su cui si svilupperà il Piano. Tra le novità, c'è la creazione, per la prossima estate, di "spazi sicuri" - nei Festival e nei luoghi più affollati - per contrastare le aggressioni e la violenza di genere nelle notti di Bologna. E ancora, l'istituzione di un Osservatorio sulle condizioni del lavoro notturno, con sindacati e associazioni di categoria, che riserverà particolare attenzione al tema del sex work, per indagare il lavoro sommerso e lo sfruttamento. Il Piano dell'economia della notte "è uno dei progetti più importanti del nostro mandato", ha sottolineato Lepore: "L'obiettivo che ci diamo con questo Piano è rendere la notte di Bologna più sostenibile e con maggiore qualità dei servizi, del lavoro, del divertimento. Lo facciamo con un Piano di lungo periodo che metterà in campo tutto ciò che serve a migliorare questa qualità".