Nuove riflessioni sull'artista e sulla ceramica contemporanea
In occasione del suo ventennale, partito a maggio con il programma di eventi '20MCZ', il Museo Carlo Zauli approda a Bologna con la mostra 'Mutaforma.
Mutazioni ceramiche del codice CZ', a cura del Collettivo NN, dal 24 settembre al 30 ottobre negli spazi dell'Associazione Alchemilla, nel cinquecentesco Palazzo Vizzani. Tra gli artisti in mostra: Carlo Zauli, Salvatore Arancio, Pierpaolo Campanini, David Casini, T-Yong Chung, Giulia Dal Monte & Isabela Benavides, Alberto Garutti, Eva Marisaldi, Mathieu Mercier, Jonathan Monk, Ornaghi&Prestinari, Italo Zuffi, Sisley Xhafa, Shafei Xia. Il Museo Carlo Zauli, nato a Faenza (Ravenna) pochi mesi dopo la scomparsa del grande ceramista scultore, tra i più importanti del Novecento, all'interno degli spazi del suo studio-atelier, è un centro nevralgico per la ceramica contemporanea e per l'approfondimento del percorso artistico del Maestro, e ha attivato parallelamente dal 2003 percorsi di residenza per permettere ad artisti contemporanei di sperimentare con il medium ceramico, spesso per la prima volta. Con questa mostra bolognese, il Collettivo NN intende portare nuove riflessioni su Carlo Zauli e sulla ceramica contemporanea, partendo dal concetto di metamorfosi, intesa "come principio di vita e di relazione che attraversa e lega ogni forma vivente in un tutto organico". L'esposizione restituisce l'ibridazione tra la componente ereditaria di Zauli e la cultura ceramica, un'eredità che nel corso dei vent'anni di residenze è stata assorbita e rielaborata dagli artisti che hanno abitato gli spazi del museo. (ANSA).