Vita e lavoro nel libro dei conti di Gentile Fornarini

Emilia Romagna

Luce sul pittore e vasaio di Faenza, maestro del Rinascimento

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(ANSA) - BOLOGNA, 21 MAG - Non è 'solo' un libro dei conti di secoli fa, ma la testimonianza sulla vita e sul lavoro di uno dei maestri del Rinascimento, Gentile Fornarini, nonché una finestra sul contesto e la fioritura della cultura artistica faentina. C'è tutto questo nell'opera editoriale 'Gentile Fornarini pittore e vasaio di Faenza - Vita e lavoro nel libro dei conti di un maestro del Rinascimento', a cura di Carmen Ravanelli Guidotti, trascritto e pubblicato grazie a un progetto di Comune di Faenza, Clai e Mic - Museo internazionale della ceramica di Faenza.
    La ricostruzione di parte della storia del territorio, costumi, consuetudini, è stata possibile grazie a un impegnativo lavoro di analisi e trascrizione di parole, corredate da immagini del tempo, del Libro dei conti (la cosiddetta 'vacchetta') di Fornarini. Nel diario l'artista annota introiti, spese, prestiti, acquisti e vendita di case e terreni. Si entra così virtualmente nella casa di Gentile, si conosce cosa veniva acquistato per la cucina e cosa finiva sulla tavola. Le stesse preziose informazioni possono essere ricavate anche per quanto riguarda i tessuti, l'abbigliamento, gli arredi domestici e molto altro.
    Del manoscritto furono pubblicati in passato alcuni stralci, ma non si è mai arrivati a una realizzazione tanto completa e che prevedesse la pubblicazione integrale dell'intera 'vacchetta', conservata nella biblioteca del Mic. "Oggi siamo arrivati alla pubblicazione monografica - spiega la storica dell'arte Carmen Ravanelli Guidotti - che innanzitutto mette a disposizione la riproduzione fotografica dell'originale in formato quasi facsimilare e la relativa edizione critica, corredata di note esplicative". L'analisi della storica consente una più agevole comprensione del testo. "Un contributo originale di altissimo valore per la comunità manfreda - sottolinea Giovanni Bettini, presidente Clai - svelata attraverso la ricostruzione dell'umana avventura di un maestro del Rinascimento come Gentile Fornarini. La nostra cooperativa, che fa del senso di appartenenza al territorio uno dei suoi maggiori tratti distintivi, è onorata di sostenere questa grande operazione culturale e di continuare a collaborare con il Comune di Faenza e il Mic". (ANSA).
   

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