Marina Orlandi parla alla Camera nella giornata per le vittime
"E' imperdonabile" l'aver tolto la scorta a Marco Biagi, nonostante non fossero ancora stati identificati e catturati i terroristi che avevano ucciso Massimo D'Antona tre anni prima. A dirlo, è stata la vedova del giuslavorista ucciso dalle Br, Marina Orlandi alla Cerimonia del Giorno della memoria delle vittime del terrorismo. Orlandi ha aggiunto a braccio questo commento, non presente nel discorso che aveva scritto.
Ha anche ricordato come il marito fu "scelto come bersaglio" per il ruolo di Consigliere del Ministro del Lavoro Maroni e del Presidente della Commissione Europea Romano Prodi, e come membro della Commissione che studiava la riforma del mercato del lavoro. Incarichi che portarono a una "svolta": "i Servizi lo segnalarono come persona ad alto rischio. Gli venne assegnata una scorta, che sciaguratamente gli fu tolta nel 2001. Era il coordinatore del Libro Bianco, da discutere con le parti sociali, per migliorare il mercato del lavoro. L'accesissimo dibattito aveva reso rovente il clima". Biagi, ha proseguito la vedova, "si riteneva un servitore Stato e non di una parte politica, voleva migliorare con i fatti le condizioni di lavoro dei più deboli e non con il fondamentalismo che anche oggi è una zavorra. Cercava la mediazione e per questo ne è rimasto vittima". (ANSA).