Cultura: E-R accredita 102 musei al sistema nazionale

Emilia Romagna

Felicori, 'apertura verso nuove sfide ma molto resta da fare'

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Dal circuito dei musei del gusto, nel Parmense, al museo Cervi a Gattatico (in provincia di Reggio Emilia) e a quello della memoria di Ustica a Bologna. La Regione Emilia-Romagna ha annunciato questa mattina con una conferenza stampa l'accreditamento di 102 musei del territorio al sistema museale nazionale, un servizio istituito nel 2018 che ha l'obiettivo di mettere in rete gli oltre 5mila musei italiani per migliorarne la fruizione e l'accessibilità.

Il sistema museale regionale ha proposto ai 580 musei del territorio di compilare un questionario di autovalutazione e l'accreditamento è stato certificato, sulla base dei risultati, direttamente da viale Aldo Moro: hanno partecipato al questionario 157 musei sui 580 che si trovano in Emilia-Romagna. L'accreditamento, che ha interessato quindi i due terzi delle partecipazioni, avviene su base volontaria e prevede un processo, coordinato dalla Regione, di adeguamento a una serie di standard nazionali, definiti come Livelli uniformi di qualità (Luq).

"La fotografia dice che il bicchiere è mezzo pieno - ha spiegato Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura - ma c'è ancora molto da fare. Mi piace vedere i musei del territorio come un movimento che avanza verso nuove sfide. Ora, con una certa periodicità, potremo verificare se abbiamo lavorato bene o male". Si tratta di un punto di partenza che permetterà maggiore visibilità ai musei del territorio, riconosciuti da ora in avanti come 'nazionali'. "Ora ogni museo dovrà individuare degli obiettivi di miglioramento che devono essere verificati nel giro di tre anni - ha aggiunto Cristina Ambrosini, responsabile del servizio patrimonio culturale della Regione - ci saranno degli step di monitoraggio per capire in che modo aiutare il loro raggiungimento".

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