A Sorbolo Mezzani, consegnate le chiavi di due appartamenti
Hanno aperto direttamente la porta di casa, della nuova casa che li ospiterà, con un mazzo di chiavi a loro consegnate su un vassoio. Sopra, la scritta: "Comune di Sorbolo Mezzani per l'Ucraina". Questa mattina, nel comune in provincia di Parma, 12 profughi ucraini hanno varcato la soglia di due appartamenti, di circa 50 metri quadrati l'uno.
È uno fra i primi casi in Italia in cui persone che scappano dalla guerra entrano in alloggi tolti alle mafie. Lo comunica la Regione.
Nel giro di pochi giorni saranno terminati i lavori di una terza unità abitativa, nella stessa palazzina, di 30 metri quadrati: altre tre persone in fuga dalla guerra troveranno dimora. In tutto saranno quindici i profughi accolti in tre case.
Le case fanno parte di dieci immobili confiscati (cinque appartamenti e cinque autorimesse) alla 'Ndrangheta a Sorbolo Mezzani e tornati al servizio della collettività e del bene comune. La consegna al Comune da parte dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) risale a due anni fa.
"Restituire alla società civile i beni confiscati alle mafie rappresenta il primato della democrazia e della legalità - ha detto il presidente Stefano Bonaccini - Mettere questi immobili a disposizione di cittadini in fuga dalle atrocità della guerra è un passo avanti in più. Siamo di fronte a un conflitto ingiustificabile. L'intero sistema regionale è alle prese con l'accoglienza di migliaia di ucraini, soprattutto donne e bambini, in uno sforzo che vede insieme istituzioni, cittadini e famiglie, in Emilia-Romagna e nel Paese. Legalità e solidarietà sono valori cardine della nostra terra: oggi siamo qui per dimostrarlo concretamente".