Ucraina: rete di cittadini da Modena recupera profughi in Polonia

Emilia Romagna

Nove portati in Italia, l'idea sui social. Sostegno da Confapi

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Semplici cittadini hanno creato una 'rete' a Modena che ha permesso di portare in Italia nove profughi ucraini, di cui quattro minorenni, andando a prenderli direttamente al confine fra Polonia e Ucraina, nelle località di Przemysl e di Medyka, dove i cittadini in fuga dalla guerra arrivano prevalentemente a piedi. L'iniziativa è stata promossa via social da Cristina Giacomelli, una modenese che dopo aver assistito ai bombardamenti russi in tv ha deciso di promuovere il progetto su Facebook e attraverso altri canali.
    E' nato in questo modo anche un crowdfunding e Confapi Emilia ha dato un importante contributo; fra i partecipanti c'era anche Stefano Bianchi, direttore di Confapi Emilia. A partire da Modena, venerdì, sono stati organizzati tre furgoncini pieni di beni di prima necessità. Al viaggio hanno partecipato volontari, imprenditori e avvocati. Successivamente si sono uniti altri quattro van provenienti da Alessandria, di un'associazione (la Sie, già operativa nel sostegno ai cittadini che scappano dal conflitto) che hanno caricato ulteriori 29 profughi. I mezzi partiti da Modena venerdì si sono fermati in serata a Cracovia per consegnare i beni di prima necessità (anche mascherine) a chi sta seguendo in Polonia l'emergenza umanitaria. Ieri l'arrivo a Przemysl, dove sono stati caricati i profughi, che tra il pomeriggio e la serata di oggi saranno ricongiunti ad altri connazionali che abitano in Italia. (ANSA).
   

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