Goni e Pezzi dialogano con fondi storici fototeca ravennate
(ANSA) - RAVENNA, 17 MAR - Un progetto per promuovere la cultura visiva legata alla fotografia, sviluppato attraverso un dialogo tra due fondi fotografici storici della fototeca Classense e l'opera di due fotografi ravennati, Leonardo Goni e Andrea Pezzi: dal 18 marzo al 9 aprile la Manica Lunga della Biblioteca Classense di Ravenna propone la mostra 'Inanimate - superficie/profondità - Dialoghi visivi in Classense', a cura di Fanny Vagnoni.
La sfida della mostra nasce dal confronto tra fotografi di ieri e di oggi. Attraverso la fotografia storica prima e contemporanea poi, paesaggi, esseri umani, particolari, visti secondo canoni estetici diversi e distanti, proveranno a "parlarsi". Il percorso si compone di 47 scatti, 16 dei quali provenienti dal patrimonio della ricca fototeca classense e 31 realizzati recentemente dai due fotografi. La visione di Umberto Trapani, fotografo attivo a Ravenna dal 1925 al 1976, è testimoniata dai paesaggi e dai luoghi ravennati che animano il fondo fotografico, donato alla Classense nel 1980. Con questa visione dialoga lo sguardo contemporaneo di Leonardo Goni, la cui fotografia parla di passato: la sua ricerca visiva evidenzia il colore, come essenza evocatrice di sensazioni, e lo spazio come immortalato nel tempo, parla di luoghi che molti possono trovare familiari e che possono suggerire emozioni lontane, di spensieratezza e di scoperta. Lo sguardo curioso, la scoperta della società e la ricerca visiva sugli oggetti e sulle scene ritratte da Giancarlo Gramantieri, grafico e fotografo ravennate attivo a partire da metà degli anni '60, il cui fondo fotografico è stato donato alla Classense nel luglio 2019, ispirano oggi gli scatti di Andrea Pezzi, che focalizza il suo sguardo verso il quotidiano e l'istante presente: un'indagine "alla scoperta di quei dettagli spesso trascurati ma che compongono il nostro quotidiano, invitando l'osservatore a calarsi in un nuovo punto di vista, pretesto per estraniarsi e poter osservare i dettagli di un mondo che spesso diamo per scontato". (ANSA).