Il 17 marzo a Bologna con la pianista Marta Cencini
(ANSA) - BOLOGNA, 16 MAR - Andrea Oliva è unanimemente considerato uno dei più grandi flautisti al mondo: lo testimoniano il suo ricco curriculum, col ruolo di primo flauto dal 2003 dell'Orchestra di Santa Cecilia e la stima da parte di Claudio Abbado, che lo ha sempre voluto al suo fianco nell'Orchestra Mozart e in innumerevoli concerti. Il 17 marzo alle 20.30 Andrea Oliva tornerà a Bologna per il cartellone di Conoscere la Musica alla Sala Biagi di via Santo Stefano assieme alla pianista Marta Cencini per eseguire musiche di Donizetti, Casella, Morlacchi Poulenc, Rutter e Martin.
Andrea Oliva e Marta Cencini presentano un programma assai ben congegnato e di grande raffinatezza che apre con un breve ma intenso capolavoro del repertorio per flauto e pianoforte, la Sonata in do maggiore di Gaetano Donizetti, composta nel 1819, nella quale il grande operista ha saputo infondere tutta la sua arte belcantistica applicata allo strumento a fiato. L'opera era uno dei brani preferiti da Severino Gazzelloni, con la quale era solito aprire i suoi recital in tutto il mondo. Seguirà un altro brano molto amato dai flautisti, sebbene raramente eseguito in sala di concerto: Barcarola e Presto di Alfredo Casella. Più breve, vivace e molto noto nel repertorio bandistico il brano Il pastore svizzero di Pietro Morlacchi. Seguiranno la Sonata di Francis Poulenc (risalente al 1957 e concepita per l'arte di Jean Pierre Rampal che ne fu anche primo esecutore), la Ballade del compositore svizzero Frank Martin, infine la Suite Antica di Jonh Rutter articolata nei suoi sei movimenti Prelude, Ostinato, Aria, Waltz, Chanson, Rondeau. Rutter, classe 1945, è un popolarissimo organista e direttore di coro inglese, autore fra le altre cose del Salmo 150, commissionato ed eseguito nel 2002 per le celebrazioni del Giubileo d'oro della Regina Elisabetta II e di una popolarissima composizione corale composta a 18 anni, Shepherd's Pipe Carol, che ha venduto oltre un milione di spartiti. (ANSA).