Per rafforzare l'identità regionale e differenziare l'offerta
Nel triennio 2022-2024 per il settore degli spettacoli la Regione Emilia-Romagna stanzierà 11,8 milioni di euro annui. Il dato è emerso dalla presentazione del 'Programma regionale per lo spettacolo', presentato dall'assessore Mauro Felicori nel corso della Commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti (Pd).
Il progetto della Giunta viene dopo un periodo di forte aumento (+55,6% negli anni 2014-2020) delle risorse stanziata dall'amministrazione per il settore degli spettacoli. Fra gli obiettivi del programma quello di valorizzare l'identità regionale, differenziare l'offerta, innovare la produzione e riuscire a inserirsi nel sistema radio-televisivo.
"E' un atto importante - ha spiegato Felicori- scaturito anche dall'incontro con 60 realtà della regione,". L'assessore ha aggiunto che nel triennio "va potenziato il sistema dello spettacolo dal vivo. Poi, dobbiamo considerare le sfide e la prima di questa riguarda le risorse". Altro punto importante, ha rimarcato Felicori, "è la tendenza che la spesa culturale non sarà più solo con i soldi pubblici. Crescerà, invece, sempre più attraverso il crowdfunding o il finanziamento privato defiscalizzato. Infine, vanno qualificati gli strumenti, tra cui Ater (la fondazione del circuito dei teatri della regione)". Dal programma emerge che il 2020 registra un calo dell'occupazione contro la crescita del 2019. In base ai numeri per il 2020, gli occupati nel settore dello spettacolo dal vivo sono passanti da 11.829 unità nel 2019 a 8.741 nel 2020 (-26,1%). Del resto la pandemia ha bloccato, da febbraio a giugno 2020, gli spettacoli dal vivo. Nel 2020 le rappresentazioni sono calate del 60,6% rispetto al 2019. Giù anche gli spettatori del 72%. La Regione si è impegnata modificando i bandi per agevolare l'accesso ai finanziamenti, stanziando per i ristori 1,3 milioni e fornendo supporto alla trasmissione di spettacoli in streaming. (ANSA).