Mostre: 'Fakes, il falso nell'arte' e le teste di Modigliani

Emilia Romagna

Novanta opere dal 7 aprile a Ferrara, da Dossena a Bastianini

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'Fakes, il falso nell'arte': quello in programma dal 7 aprile al 31 luglio negli spazi espositivi di palazzo Bonacossi, a Ferrara, sarà un percorso da Alceo Dossena - autore vissuto tra Otto e Novecento che creò capolavori attribuiti ai grandi maestri del passato e finiti anche in molte collezioni e musei all'estero - ai falsi Modigliani, con riferimento ai fatti del 1984, quando nel fosso reale di Livorno furono rinvenute due teste attribuite erroneamente all'artista più famoso della città toscana, di cui ricorreva proprio quell'anno il centenario della nascita. In quell'occasione l'attuale presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, con Mario Spagnol manifestò dubbi sull'originalità delle opere. Nella presentazione della mostra Sgarbi sottolinea come questa vicenda evidenzi che "la critica deve pronunciarsi autonomamente, mettendo in discussione anche gli accertamenti tecnici". "Questo - sottolinea Sgarbi - è il principio su cui si afferma il primato della critica".
    La mostra, che ha ricevuto oggi il via libera della giunta comunale, sarà ad ingresso gratuito e presenterà circa 90 opere, approfondendo il tema del falso nell'arte attraverso i capolavori del cremonese Dossena (1878-1937), creatore di sculture nello stile greco, etrusco e dei più grandi maestri italiani del Trecento e del Rinascimento, di Giovanni Bastianini, il più celebre scultore-falsario dell'Ottocento, delle opere realizzate per protesta dallo scultore Angelo Froglia e per scherzo da Pietro Luridiana, Pier Francesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, autori, nel 1984, della beffa delle teste attribuite ad Amedeo Modigliani. Le opere scultoree dialogheranno anche con un piccolo ma prezioso nucleo di dipinti di Federico Joni e Umberto Giunti, che si specializzarono in tavole dal fondo oro, che ricalcano lo stile dei Primitivi senesi. Infine, nella sezione 'Neo-estense', sarà presentata una selezione di sculture di falsari, copisti e citazionisti padani operanti tra Otto e Novecento. (ANSA).
   

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