Ucraina: hotel di Rimini diventa centrale di accoglienza

Emilia Romagna

Accolte donne con bambini, residenti pianificano gli arrivi 

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Un piccolo hotel a gestione familiare della zona nord di Rimini, l'hotel Brenta, è diventato in poche ore il quartier generale dell'accoglienza dei profughi ucraini sulla Riviera romagnola. Un'organizzazione partita spontaneamente tra i privati. Alcuni abitanti della zona di origine ucraina si sono resi disponibili per pianificare gli arrivi tramite chat. Su pezzi di carta scrivono i nominativi di cui vengono a conoscenza. La sala colazioni dell'albergo è diventata così una sorta di anagrafe improvvisata. Gli ospiti sono quasi tutti giovani donne con bambini, i mariti sono rimasti in patria. I piccoli giocano nella sala da pranzo che si è così trasformata in una sala giochi. Ogni tanto qualcuno esce sul lungomare a fare una passeggiata. I minori più grandi si danno da fare e aiutano il personale dell'hotel nel trasporto di ciò che serve da un piano all'altro. Il magazzino si è riempito di scatoloni di vestiti, giochi e prodotti di ogni sorta portati in questi giorni dai cittadini. Ci sono anche alcuni passeggini.

Il materiale è molto di più di quello che serve e così tanti scatoloni vengono inviati ogni giorno in fiera e da lì vengono smistati in altre realtà riminesi dove servono, o addirittura spediti in Ucraina. I profughi in questo hotel e negli altri della zona arrivano a tutte le ore - spiegano i volontari - spesso solo con i vestiti che portano indosso, o al massimo una piccola borsa con qualche effetto personale. C'è chi è arrivato alle 4 di notte dopo un viaggio lungo fino a 80 ore.

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