Concluse le arringhe nel processo sull'omicidio di Ilenia Fabbri
Terminate le arringhe delle difese, i giudici della Corte di assise di Ravenna sono entrati in camera di consiglio nel processo sull'omicidio di Ilenia Fabbri, uccisa il 6 febbraio 2021 a Faenza. Imputati sono l'ex marito Claudio Nanni, considerato dall'accusa il mandante del delitto e Pierluigi Barbieri, accusato di essere l'esecutore. Per i due la Procura di Ravenna aveva chiesto l'ergastolo.
L'avvocato Marco Gramiacci, difensore di Barbieri, ha chiesto di diversificare le pene valorizzando le attenuanti generiche. "L'omicidio è sempre grave, ma ci sono dei criteri. Collaborando, Barbieri ha piazzato un macigno gigantesco schiacciando definitivamente, quando invece avrebbe potuto tacere", ha detto il legale. Per l'avvocato Francesco Furnari, difensore di Nanni, Barbieri non è attendibile: "Un fiume in piena di contraddizioni e menzogne" e ancora "una bestia alla quale è andato in tilt il cervello". Nanni cioè lo avrebbe incaricato, ma non per uccidere la ex: "Avevano un accordo diverso". Per questo ha chiesto l'assoluzione dall'omicidio aggravato o in subordine la derubricazione in tentata estorsione o ancora in subordine di rimodulare la pena.
Presenti in aula entrambi gli imputati, nelle celle, e la figlia di Nanni a cui l'imputato si è rivolto attraverso il suo legale per dirle: "Lei non è un orfano speciale, ma la sua bimba speciale".