Dopo la rivolta del 2020 ci furono esposti dei detenuti
Sono almeno quattro gli agenti della polizia penitenziaria indagati dalla procura di Modena, con le ipotesi di reato di tortura e lesioni aggravate, in relazione ai fatti avvenuti l'8 marzo del 2020 all'interno del carcere di Sant'Anna, quando a seguito di una rivolta nella casa circondariale persero la vita nove detenuti.
Il fascicolo è affidato ai pubblici ministeri Lucia De Santis e Francesca Graziano. Gli agenti della polizia penitenziaria sarebbero già stati sentiti direttamente dai magistrati titolari nei mesi scorsi. Due di loro hanno respinto le accuse, mosse da detenuti presenti il giorno della rivolta, che hanno parlato di violenze e pestaggi. Le indagini coordinate dalla procura di Modena non sarebbero ancora chiuse e non è nemmeno escluso che il numero degli indagati possa essere più alto. (ANSA).