Salomoni, 'Offerta orientata a nuovi bisogni mercato del lavoro'
Il Comitato regionale di coordinamento delle Università dell'Emilia-Romagna ha espresso parere favorevole all'unanimità all'attivazione di 20 nuovi corsi di laurea a partire dall'anno accademico 2022-2023. A questo passo è seguito il via libera da parte dagli organi accademici di ogni Ateneo: ora si attende il parere di Cun (Consiglio universitario nazionale) e Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario), poi sarà la volta di ministero dell'Università e della Ricerca.
In totale vengono istituite dieci nuove lauree magistrali, tre professionalizzanti e sette triennali: l'obiettivo è rafforzare l'offerta di studio nella direzione della sostenibilità, della digitalizzazione dell'internazionalizzazione. Otto nuovi corsi saranno avviati dall'Università di Bologna, cinque dall'Università di Modena e Reggio Emilia, tre da quella di Parma e altrettanti da quella di Ferrara, mentre un corso partirà nella sede di Piacenza dell'Università Cattolica di Milano. Sei corsi su venti avranno lezioni ed esami in lingua inglese.
"A partire dal Patto per il lavoro e per il clima con le Università abbiamo scelto di mettere la sostenibilità ambientale, la formazione, le competenze, le conoscenze al centro del percorso di crescita del nostro tessuto economico e dei nostri cittadini, specialmente di quelli più giovani - commenta l'assessora regionale all'Università, Paola Salomoni -Con un'offerta formativa sempre più orientata ai nuovi bisogni del mercato del lavoro diamo un'impronta ancor più internazionale ai corsi di studio universitari, offrendo agli studenti stranieri maggiori possibilità di venire a studiare in Emilia-Romagna, e ai nostri ragazzi gli strumenti per confrontarsi in ambito globale".