Il ministro a Fossoli: 'Viaggio nel dolore e nella resurrezione'
"Ieri il Giorno della memoria a Roma nel salone del ministero dell'Istruzione. Oggi cominciamo questo viaggio che parte da Fossoli e arriva a Milano, a Roma, a San Sabba a Trieste e finisce a Ferrara al museo, per dare il senso che questa è una storia che riguarda anche l'Italia sia come vittime che come carnefici. Un viaggio nel dolore ma poi anche nella resurrezione del nostro Paese". Parole del ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che oggi ha fatto visita al campo di Fossoli, a Carpi nel Modenese, insieme al presidente di Uvei Noemi Di Segni.
Fossoli è una frazione di Carpi, a circa sei chilometri dalla città. Il campo fu costruito nel 1942 dal Regio Esercito per imprigionare i militari nemici. Dal dicembre '43 fu trasformato in Campo di concentramento per ebrei. Dal marzo '44 divenne Campo poliziesco e di transito utilizzato dalle SS come anticamera per i viaggi verso i Lager nazisti. Sono stati circa 5.000 gli internati politici e razziali che passarono da Fossoli per poi finire nei campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbruck. Tra questi anche Primo Levi.
Il 12 luglio 1944, 67 internati politici, prelevati dal Campo di concentramento di Fossoli, furono trucidati dalle SS all'interno del vicino poligono di tiro di Cibeno. L'anno scorso per il 77/o anniversario dell'eccidio nazista in visita al Campo si recarono il presidente del Parlamento Ue David Sassoli e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.