Covid: per i no vax rischi morte e intensiva 36 volte di più

Emilia Romagna
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Studio E-R, il confronto è con chi ha ricevuto la terza dose

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(ANSA) - BOLOGNA, 25 GEN - Il rischio di essere ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 o di morire per i non vaccinati è 36 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la dose booster. Un divario che si mantiene altissimo anche se rapportato ai vaccinati con due dosi entro i quattro mesi: rispetto a questi ultimi, i non vaccinati rischiano 33,3 volte in più di finire in terapia intensiva e 9,5 volte in più di morire. È quanto emerge dal Report mensile dell'Agenzia sanitaria e sociale della Regione Emilia-Romagna, che ha analizzato l'incidenza del Covid-19 e delle sue conseguenze sul territorio nel mese di gennaio (dati al 17/01).
    "Anche i dati di questo ultimo monitoraggio - sottolinea l'assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini - confermano quanto ormai è noto: la scelta di non vaccinarsi è molto pericolosa".
    L'analisi indica che i non vaccinati hanno un rischio di infettarsi che va da 1,4 volte di più rispetto ai vaccinati da più di 4 mesi, a 1,9 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro 4 mesi, fino ad arrivare a 2,7 maggiore quando confrontati con i vaccinati che hanno ricevuto la dose booster. Per i non vaccinati il rischio di essere ricoverati in ospedale è 5 volte maggiore in confronto ai vaccinati da oltre 4 mesi; 11,1 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 21 volte di più in coloro che hanno ricevuto la dose booster.
    E ancora, i non vaccinati rischiano di essere ricoverati in terapia intensiva 1,8 volte in più rispetto ai vaccinati da oltre 4 mesi, 33,3 volte in più rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 36 volte in più in coloro che hanno ricevuto la dose booster. Infine, per i non vaccinati il rischio di morire è 4,7 volte maggiore in confronto ai vaccinati da oltre 4 mesi, 9,5 volte più alto rispetto ai vaccinati entro i 4 mesi, fino ad arrivare a 36 volte in più a confronto con chi ha ricevuto la dose booster. (ANSA).
   

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