Frontale nella nebbia fra interregionale e merci, ottanta feriti
Crevalcore, nella pianura bolognese, ha ricordato con una messa in suffragio delle 17 vittime nella chiesa di San Silvestro, e con la deposizione di corone di fiori al cippo nel parco '7 gennaio 2005', il 17/o anniversario della strage ferroviaria che coinvolse un interregionale da Verona e un convoglio merci con putrelle di acciaio proveniente da Roma: alle 12.53 di quel giorno, in una fitta nebbia, i due treni si scontrarono frontalmente nei pressi della stazione di Bolognina, sulla Bologna-Verona a binario unico. Tra i morti entrambi i macchinisti, circa 80 i feriti. Alle cerimonie hanno partecipato tra gli altri, con i familiari delle vittime, il sindaco di Crevalcore, Marco Martelli, e l'assessore regionale alla protezione civile, Irene Priolo. "Gli uomini non sono infallibili, hanno bisogno della tecnologia, e probabilmente quel giorno la tecnologia non ci ha aiutato", ha detto il primo cittadino. "Da allora anche la Regione ha fatto sforzi e ha investito attraverso la migliore messa in sicurezza dei sistemi ferroviari - ha commentato Priolo - Oggi siamo più tranquilli da questo punto di vista anche grazie ad una esperienza tragica come quella di Crevalcore".
Per i pm a causare la strage fu l'errore di un macchinista che 'buco'' un semaforo rosso, scontrandosi con il convoglio che arrivava in direzione opposta senza Scmt, Sistema di controllo marcia treno, meccanismo automatico che blocca il treno in caso di mancato rispetto dei segnali. Il processo si chiuse nel 2011 con l'assoluzione di dieci dirigenti delle Ferrovie e non ci fu appello. La vecchia linea ferroviaria è stata nel frattempo trasformata in una ciclabile: il 13 aprile scorso è stata inaugurata la Ciclovia del Sole, 46 km da Mirandola (Modena) a Sala Bolognese attraversando otto comuni, realizzata in due anni dalla città metropolitana di Bologna con un costo di 5 milioni.
(ANSA).