Al Duse di Bologna, applausi per direttore orchestra e flautista
Quante volte un palcoscenico glorioso come quello del Teatro Duse di Bologna avrà ospitato nella sua storia centenaria scene con dichiarazioni d'amore? Quante volte mattatori come Vittorio Gassman o Paolo Stoppa o Gabriele Lavia avranno chiesto alle loro partner sulla scena, Anna Magnani o Rina Morelli o Monica Guerritore, "vuoi sposarmi"? Ieri sera, nel tradizionale concerto di fine anno, 'Bollicine', dell'Orchestra Senzaspine la finzione ha lasciato il posto alla realtà: il direttore e fondatore dell'orchestra, Matteo Parmeggiani, tra un bis e l'altro ha posato la bacchetta e, dopo una 'dissertazione' sul concetto di famiglia, ha chiamato al proscenio la flautista Annamaria Di Lauro e, tra lo stupore del folto pubblico, le ha chiesto: "Vuoi sposarmi?" A quel punto l'altro fondatore della Senzaspine, Tommaso Ussardi, ha dato il via al romantico 'Valzer dei fiori' dallo Schiaccianoci di Ciajkovskij. Bacio di prassi tra i due innamorati che hanno iniziato a ballare e teatro che viene giù dagli applausi.
'Bollicine' è anche questo: grandi brani musicali, ben eseguiti (le sinfonie dalla Norma, dal Franco Cacciatore, dai Maestri cantori di Norimberga), e bella musica per rilassare e divertire, tanto necessaria di questi tempi (valzer e polke di Strauss e di Ciajkovskij). Musica come di consueto, da ormai dieci anni, accompagnata a sketch comici e tanta danza che quest'anno hanno coinvolto anche le ballerine di Studio Danza Ensemble e due danzatori acrobati di break-dance, il giocoliere Nicolò Ximenes e lo straordinario ballerino di tip-tap Tommaso Parazzoli. Senza dimenticare, in apertura, il Coro degli Stonati impegnato nientemeno che nel coro delle zingarelle dalla Traviata.