Storie di lavoro e lotte Officine Grandi Riparazioni Bologna
(ANSA) - BOLOGNA, 23 DIC - AGATA MAZZEO, ERNESTO VAGGI, TRENI D'AMIANTO, BINARI DI MEMORIA (Pendragon, pp. 350, euro 18).
Impiegati, elettricisti, saldatori, lamieristi, falegnami, tappezzieri, vetrai e verniciatori. Sono alcune delle professionalità impegnate nel corso del tempo nella "università della manutenzione" di treni e carrozze delle Officine grandi riparazioni di via Casarini a Bologna. Un luogo segnato dalla presenza dell'amianto, un insieme di minerali che agisce in modo silenzioso, i cui effetti si riscontrano anche molto tempo dopo l'inalazione e la cui pericolosità inizia a essere nota già dal 1935, quando viene messo in relazione con l'emersione del carcinoma polmonare.
La docente di antropologia dell'università di Bologna, Agata Mazzeo, e lo storico Ernesto Vaggi, grazie alla collaborazione dell'Associazione familiari e vittime amianto (Afeva) Emilia-Romagna, del Comune di Bologna, dell'assemblea legislativa dell'Emlia-Romagna e della Fondazione del Monte, intervistano alcuni ex lavoratori delle Officine, ormai dismesse, e pubblicano un libro diviso in sei capitoli, diviso tra ricerca antropologica e analisi storica di quelle che sono state le lotte, a partire dagli anni settanta, per tutelare la salute e il lavoro. Il libro rientra in un progetto più ampio di divulgazione, nato per tracciare un percorso didattico e museale sulla vicenda e che prevede anche un documentario video e un opuscolo diffuso online. (ANSA).