Natale: Confesercenti E-R, per i regali spesa media 260 euro

Emilia Romagna

In testa i libri, bene abbigliamento, tecnologia, enogastronomia

(ANSA) - BOLOGNA, 15 DIC - Gli emiliano-romagnoli - nonostante i tempi segnati dall'emergenza Covid - non rinunceranno ai regali di Natale e spenderanno, in media, 260 euro a persona, 30 in più rispetto alla spesa di 230 euro a testa stimata a livello nazionale. E' quanto emerge da una indagine svolta da Swg per conto della Confesercenti Emilia-Romagna secondo cui, in queste festività, torna anche la voglia di fare acquisti nei luoghi fisici dello shopping: i negozi di vicinato sono indicati dal 44% degli intervistati mentre l'acquisto tramite web è indicato dal 55%.
    Sulle spese natalizie, tuttavia, peseranno il timore degli aumenti dei prezzi (così per il 53%), la paura del contagio (23%), la situazione economica personale (38%), a cui si aggiungono i pagamenti per le varie scadenze di imposte e tasse e le preoccupazioni per l'aumento delle tariffe (27%).
    Tra i regali da mettere sotto l'albero in testa ci sono i libri (così per il 39%) ma piacciono anche i capi di abbigliamento (36%) - seguiti nel settore della moda dagli accessori (23%) e dalle calzature (12%) - le strenne gastronomiche (38%) e vinicole (23%), i prodotti tecnologici (22%), i giochi e i videogiochi (18%), regali per la casa (arredamento per la casa 21%, elettrodomestici 15%). Il 7% degli intervistati regalerà invece un viaggio. Mediamente gli emiliano romagnoli acquisteranno 6 regali: il 35% ne acquisterà fino a cinque, il 45% fino a dieci.
    "Gli emiliano romagnoli sentono il bisogno di ritornare alla normalità e i dati sulle previsioni degli acquisti del periodo natalizio sono incoraggianti - commenta in una nota il presidente di Confesercenti Emilia-Romagna, Dario Domenichini - Non ci sono certo i numeri degli anni pre-pandemia e le difficoltà non sono purtroppo finite, soprattutto in riferimento alle preoccupazioni per le situazioni economiche delle famiglie, ma la riscoperta dei negozi di vicinato e la voglia delle persone di passare un Natale normale, non possono che infonderci fiducia e rappresentano un segnale incoraggiante e importante per il futuro e una veloce ripresa". (ANSA).
   

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