Sedici luoghi storici tra Piacentino, Parmense e Reggiano
La rete dei teatri storici dell'Emilia-Romagna, circa 115 quelli censiti, rappresentano un consistente patrimonio artistico e culturale unico in Italia: grazie a Teatri Aperti, dal 4 all'8 dicembre, alcuni di quelli che si trovano nei territori delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia, aprono in via straordinaria al pubblico per visite speciali organizzate da Visit Emilia. Un'occasione particolare per vivere ciò che si cela dietro il sipario e al di là delle quinte di sedici teatri emiliani, scenografia di maestri dell'arte e della musica come Giuseppe Verdi, ma anche luoghi di bellezze artistiche ed architettoniche e di vicende intriganti.
Nel Piacentino si potrà godere delle bellezze del Teatro Municipale del capoluogo, che Stendhal definì "il più bel teatro d'Italia", mentre poco più in là c'è lo splendido teatrino all'interno del Castello di Vigoleno, probabilmente tra i più piccoli al mondo, fatto realizzare dalla principessa Maria Ruspoli Gramont. A Parma si potranno visitare sia il Teatro Regio, tempio della lirica il cui loggione incute ancora timore a moltissimi cantanti, sia il seicentesco teatro Farnese, costruito interamente in legno e situato all'interno del Complesso della Pilotta. Tra Piacenza e Parma, a Busseto si può ammirare il Teatro Verdi, anch'esso all'interno di un palazzo storico, quello municipale. Nella provincia reggiana, il capoluogo apre le porte del Teatro Valli, inaugurato nel 1857, con il suo porticato dominato da quattordici statue, ha un palco grandioso sul quale è installato un organo Montesanti del 1815.
Ci sono poi il Teatro Ruggeri di Guastalla, tra i dieci più antichi d'Italia, costruito nel 1671 su progetto di Antonio Vasconi per ordine di Ferrante III, duca di Guastalla, e il Teatro Sociale Danilo Donati di Luzzara, intitolato al costumista e scenografo di origine luzzarese vincitore del Premio Oscar. (ANSA).