Giornalista Corsera mai in redazione, perennemente 'on the road'
(ANSA) - BOLOGNA, 24 NOV - VITTORIO MONTI, UN PANDA ESTINTO-IL MESTIERE DELL'INVIATO SPECIALE (GIRALDI EDITORE, PP 140, EURO 15). Vivere una frenetica vita da giornalista del Corriere della Sera e non avere mai lavorato nelle 'sacre stanze' di via Solferino a Milano. Un nomade forever, commesso viaggiatore nell'Italia e nel mondo, per raccontare fatti e misfatti prima del dilagare di internet. Quando quello dell'inviato speciale era un mestiere da sogno, non "un panda estinto". Vittorio Monti, nemmeno un giorno in redazione, propone la sua esperienza su disastri naturali (i grandi terremoti), tragedie umane (il terrorismo), sfide epocali (Prodi versus Berlusconi), in un perenne e anticipato smart working.
Con sede di lavoro sempre diversa: i luoghi della cronaca.
Niente scrivania fissa e l'Olivetti pronta all'uso. Singolare anche la scelta: fare un libro che non è manuale di giornalismo né raccolta di articoli, nessun ricorso all'archivio elettronico del Corriere, soltanto alla memoria, secondo la lezione di Piero Ottone, il suo primo direttore al "Corrierone": "Ciò che non ti ricordi, non sarebbe interessante per i lettori".
Il giornalista racconta più gli errori che i successi (ma ha vinto il premio Saint Vincent), le gaffe prima degli exploit, e svela i molti trucchi del mestiere, in un giornalismo eroico, quando i telefoni andavano a gettoni e trasmettere il reportage al giornale era molto più faticoso che scriverlo. Tipi strambi gli "inviati", a volte scapigliati, alternativi e un po' ribaldi, ma sempre creativi e al servizio del lettore, che lottavano anche con colpi bassi per battere la concorrenza, perché lo scoop era la religione del tempo ante social. Da ogni pagina esce la passione per il mestiere, con la speranza che il racconto possa rivelarsi utile ai giovani che inseguono lo stesso sogno. E poiché quella del giornalismo è una passione infinita, Monti nel nuovo millennio è diventato elettronico. Il "Panda" si è convertito ai social e il tablet è la sua nuova Olivetti. Non fa più il giramondo per il Corsera ma, con gli editoriali sul Corriere di Bologna, commenta la vita dalla scrivania di casa.
Il volume - disponibile dal 3 dicembre nelle librerie e piattaforme online, anche in versione ebook - sarà presentato dall'autore il 29 novembre alla Mondadori di via D'Azeglio a Bologna (ore 18) assieme all'assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, e al direttore del Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, Giacomo Manzoli. (ANSA).