Attualità, pandemia, questioni di genere a Forlì dal 14 ottobre
(ANSA) - FORLI, 04 OTT - Il cinema del reale al suo meglio: è 'Meet the Docs! Film Fest', festival dedicato al cinema documentario che, dopo un'anteprima il 13 ottobre, si svolgerà a Forlì, nel teatro tenda Ex Atr a ingresso gratuito, dal 14 al 17 ottobre, con proiezioni, confronti, workshop, masterclass "ma anche DjSet, luoghi recuperati e buon vino". Quattro giorni declinati su temi specifici ma uniti da un unico filo conduttore: le 'storie di un altro mondo'. È questo il titolo della quinta edizione e sono queste le storie che popoleranno gli schermi, i dialoghi e le parole del festival. Storie che vengono da un mondo in cui il Covid non c'era e da un mondo definitivamente cambiato dalla pandemia, "in un viaggio che muove dal passato recente, attraversa la contemporaneità e interroga il futuro prossimo, chiedendosi come si narra qualcosa che non esiste più o che non esiste ancora o che si trasforma". Il festival presenta collaborazioni di rilievo, a partire da Internazionale, di cui viene ospitata una tappa di Mondovisioni (con 'Writing with Fire', di Rintu Thomas e Sushmit Ghosh, documentario che racconta la storia di Dalit, l'unica testata giornalistica dell'India gestita da donne, esempio di emancipazione femminile), passando per FilmTv, settimanale di cinema il cui direttore, Giulio Sangiorgio, introdurrà le proiezioni serali della rassegna e terrà un workshop dedicato al racconto di un festival, e arrivando alla Cineteca di Bologna, con una retrospettiva dedicata a Vittorio De Seta. Ogni giornata sarà articolata in un tema principale portante: l'attualità e la conflittualità sociale, il Covid e la pandemia, le narrazioni tossiche e le necessarie rinarrazioni, le questioni di genere.
In programma anche un focus sull'accessibilità culturale, con un panel in cui si discuterà di cinema inclusivo: la nuova legge Cinema richiede ai produttori di realizzare audiodescrizione e sottotitolaggio per non udenti di tutti i film, "ma questo patrimonio non viene ancora valorizzato per costruire una cultura realmente accessibile". (ANSA).