L'obiettivo era approfondire la 'rete' di appoggi dello zio
Si è conclusa a Parigi per i carabinieri di Reggio Emilia la missione di scambio informativo con la polizia francese in relazione all'indagine sul caso di Saman Abbas, la diciottenne pachistana di cui non si hanno notizie da fine aprile e che si ipotizza sia stata uccisa dai familiari a Novellara nel Reggiano, dove risiedeva, per essersi opposta a un matrimonio combinato in patria.
Alcuni investigatori dei carabinieri reggiani erano andati in Francia dopo l'arresto dello zio di Saman, Danish Husnain, rintracciato nella periferia parigina. I militari hanno preso contatti con la polizia francese, con cui hanno collaborato in questi mesi per le ricerche, e che hanno portato all'individuazione e al fermo del 33enne pachistano. La missione aveva l'obiettivo di approfondire la 'rete' di appoggi del latitante. Da questi accertamenti tra l'altro sarebbero emersi i contatti dello zio Danish con Nomanhulaq Nomanhulaq, il cugino di Saman ancora latitante e che pure è indagato per l'omicidio.