Il 5 ottobre, indagine sulla maternità contemporanea
(ANSA) - BOLOGNA, 28 SET - Lo spettacolo 'Lingua madre' della regista argentina Lola Arias aprirà il 5 ottobre prossimo (repliche fino al 14) la stagione del Teatro Arena del Sole di Bologna. Primo lavoro dell'artista nato in Italia, prodotto da ERT/Teatro Nazionale, 'Lingua Madre' è un'indagine di teatro documentario sugli immaginari della maternità contemporanea, ultimo atto pubblico del progetto europeo 'Atlas of Transitions' iniziato nel 2019 e interrotto a causa dell'emergenza sanitaria.
Lo spettacolo, "Una gravidanza estesa a due anni" o "Un'enciclopedia sulla riproduzione nel XXI secolo", ha detto Lola Arias, è cominciato con un lavoro di ricerca in città e ha coinvolto nove cittadini, di cui otto in scena, che hanno condiviso il percorso stando a stretto contatto con la regista e con antropologi, psicologhe, medici che hanno praticato la fecondazione assistita. "Un lavoro profondo non solo sulla maternità ma su tutte le pratiche di procreazione che sono possibili oggi. Lingua madre - ha detto ancora Lola Arias - vuol far riflettere su tutte le questioni che in questo momento sono discussi in diversi ambiti della società, sia a livello di leggi, sia a livello di forme di vita: si pensi a cosa sta succedendo intorno all'aborto nel mondo intero".
I protagonisti delle spettacolo hanno esperienze molto diverse: c'è una madre che fatto ricorso alla fecondazione assistita, una coppia lesbica che ha avuto un figlio con l'aiuto di un amico, una ragazza cattolica che è diventata ragazza madre a 18 anni, migranti che lasciano i figli nei loro paesi e ne hanno, magari, altri nei paesi dove vanno a vivere. Esperienze emozionanti che si incrociano, non tanto storie private di un gruppo, ma storie che diventano una storia di lotta politica, la lotta per potere esistere, per poter riconoscere i propri figli.
Accanto a 'Lingua Madre', Emilia Romagna Teatro realizzerà l'ampia rassegna Matria - Immaginari della maternità contemporanea, esplorazioni di mondi tra teatro, cinema, letteratura e arte pubblica dal 29 settembre al 14 ottobre in vari luoghi della città. (ANSA).