Tra sculture d'artista, parchi dedicati e installazioni urbane
(ANSA) - BOLOGNA, 07 MAG - Opere di Arnaldo Pomodoro, Alberto Burri, Mauro Staccioli, Tonino Guerra, Mimmo Paladino, Marco Bravura e tanti altri: l'Emilia-Romagna è un museo d'arte a cielo aperto, dove percorsi nella natura, parchi e luoghi urbani sono a servizio dell'arte e accolgono sculture, monumenti e fontane accessibili a tutti, oltre a installazioni di grandi artisti contemporanei create ad hoc.
Sono in particolare dello scultore Arnaldo Pomodoro, nato a Morciano di Romagna, due opere installate en plein air: 'Obelisco per Cleopatra' esposto a Soliera, nel modenese, e 'Cono Tronco', ospitato nel Parco di Sculture di Santa Sofia, ai piedi dell'Appennino Tosco Romagnolo, dove l'artista ha vinto l'edizione 2020 del Premio Campigna (premio di arte moderna nato nel 1955 e che si tiene ogni anno in autunno). L'ultima in ordine di tempo è invece dell'artista Gaetano Pesce, una scultura rosa di grandi dimensioni installata a Ferrara, un'allegoria del pregiudizio maschile nei confronti delle donne.
A Reggio Emilia la contemporaneità si respira tra le opere sparse per la città, nel modenese nei parchi di sculture tra Fanano e Maranello. Dalla parete ceramica dell'Ospedale di Imola invece si può raggiungere Faenza grazie alla mappa del Museo a cielo aperto faentino, o arrivare a Ravenna dove le installazioni di ferro dialogano con l'arte antica. Si può scegliere di viaggiare in Romagna sulle tracce delle Fontane in mosaico, ceramica, vetro e ferro battuto ideate da Tonino Guerra o delle opere di Arnaldo Pomodoro nel riminese, o puntare al Parco delle Sculture di Santa Sofia, nato dal Premio Campigna, per camminare tra opere adagiate sull'alveo del fiume Bidente o sospese sul fianco di una collina, o raggiungere Mutonia, il parco delle opere dei Mutoid a Santarcangelo di Romagna, fino alla recente installazione della 'Maestà sofferente' di Gaetano Pesce a Ferrara. (ANSA).