L'invaso ha trattenuto 3,4 milioni di metri cubi d'acqua
Si è conclusa la prima fase del collaudo funzionale della Cassa di espansione del fiume Panaro, nel modenese. Le attività, avviate mercoledì 28 aprile, hanno permesso di raggiungere il livello di sei metri e mezzo d'acqua incamerata nell'invaso grazie all'afflusso naturale del fiume. In totale, si tratta di tre milioni e 400 mila metri cubi: una capacità conseguita venerdì scorso, 30 aprile, in seguito a due giorni di invaso.
"Si tratta del livello massimo previsto per la prima prova sperimentale - spiega l'assessore regionale a Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo- a cui faranno seguito altre due via via sempre più impegnative per quantità d'acqua trattenuta, fino all'ultima da oltre 23 milioni di metri cubi. Nella settimana che ci lasciamo alle spalle i tecnici di Aipo hanno svolto le attività di ispezione, il monitoraggio piezometrico e le misurazioni di controllo inerenti il manufatto principale".
A seguito dei dati raccolti, sarà elaborata una relazione tecnica anche per stabilire i parametri della seconda fase delle prove di invaso. Dalla mattina di oggi, quindi, sono iniziate le operazioni di svuotamento della Cassa. Come previsto, è stata fatta defluire lentamente, circa 5 centimetri all'ora, fino al ritorno alle condizioni di normalità.