Autopsia chiarirà il decesso, suicidio resta principale ipotesi
Proseguono gli accertamenti per fare luce sulla morte di Cornel Mihalache, il camionista 59enne di origine romena residente con la famiglia a Sassuolo (Modena) trovato morto nella tarda mattinata di ieri nella cabina del suo mezzo pesante parcheggiato su via Bondi nella zona artigianale delle Bassette, alle porte di Ravenna.
L'uomo aveva una fascetta da elettricista stretta attorno al collo e una ferita, sempre sul collo, da arma da taglio. I primi rilievi della polizia (squadra mobile e scientifica) e del medico legale, non portano al momento a escludere nessuna pista, nemmeno l'omicidio: anche se quella del gesto volontario, resta l'ipotesi principale per spiegare l'accaduto. Non c'erano infatti segni di colluttazione nel mezzo e tutti gli oggetti, comprese le scarpe che l'uomo si era sfilato, erano in ordine.
Il camionista insomma potrebbe essersi stretto la fascetta da solo cercando quindi, in un estremo slancio di autoconservazione, di tagliarla con il cutter trovato tra i suoi piedi finendo però con il ferirsi da solo alla giugulare (copiose le tracce di sangue trovate).
L'autopsia, già disposta dalla Procura ravennate, sgombrerà il campo da ogni dubbio. Il 59enne, per conto di una ditta del nord - il camion è targato Alessandria - era arrivato nel pomeriggio a Ravenna e sarebbe dovuto ripartire all'indomani dopo operazioni di scarico e carico. La zona in cui aveva parcheggiato, è spesso usata dai camionisti per fermarsi e trascorrere la nottata prima di ripartire.
Cornel Mihalache, in Italia da anni, è incensurato e descritto come gran lavoratore.
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