Gli attivisti, 'anche lui avrebbe dovuto concludere gli studi'
Patrick Zaki "ha visto suo padre per la prima volta in più di sei mesi e manda le congratulazioni alla sua classe di laurea". Lo scrivono su Facebook gli attivisti della campagna 'Patrick Libero' che tengono alta l'attenzione sulle condizioni dello studente egiziano dell'Università di Bologna, in carcere al Cairo da oltre un anno. La madre e il padre di Patrick gli hanno fatto visita questa mattina nella struttura dove è detenuto e suo padre lo ha sorpreso visitandolo "per la prima volta in più di sei mesi a causa dei suoi problemi di salute". Sia Patrick che suo padre "erano molto felici di incontrarsi finalmente, nonostante l'orribile situazione in cui si trovano. L'incontro è stato certamente travolgente per tutti loro - sottolineano gli attivisti - soprattutto perché Patrick ha potuto constatare quanto la salute di suo padre sia peggiorata dall'ultima volta che lo ha visto".
Gli attivisti spiegano che Patrick "voleva congratularsi con la sua classe del 'Master Gemma'", che sta per laurearsi tra un mese. "Possiamo solo immaginare quanto sia difficile per lui sapere che dovrebbe laurearsi ora insieme ai suoi compagni di classe invece di essere in prigione". Eppure, come sempre, "Patrick trova ancora nel suo cuore la forza di essere felice per i suoi amici e di augurare loro il meglio". Patrick ha ringraziato anche "i suoi amici di tutto il mondo e i suoi colleghi dell'Eipr (l'Ong per cui lavorava, ndr), per tutto quello che stanno facendo per lui", si legge ancora nel post su Facebook.