Covid: Ausl Bologna, screening in quartieri e spazi giovani

Emilia Romagna
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'Appello alla responsabilità, il virus è ancora in circolo'

Screening mirati in quartieri con contagi anomali e con aggregazioni giovanili a Bologna in vista delle riaperture. Lo ha annunciato il direttore generale dell'Ausl bolognese Paolo Bordon durante una conferenza stampa all'Ospedale Maggiore per presentare la trasformazione della struttura dopo l'ultima ondata di contagi da coronavirus.

"Oltre all'appello di responsabilità - dice Bordon - che rinnoviamo ai cittadini in vista delle riaperture, quello che possiamo fare, con le nostre task force, è andare nei luoghi e nei quartieri dove vediamo numeri di contagi non conformi alla media" e "vicino agli spazi di aggregazione, soprattutto giovanile" per "attività di screening e per intervenire, se è il caso, con tamponi e isolamenti. Nei prossimi 4-5 giorni ne faremo almeno due in città".

Ragionando sull'andamento della pandemia ha aggiunto: "Dalla prossima settimana la Regione Emilia-Romagna potrebbe anche diventare gialla: ci sarà un aumento della circolazione, un numero più alto di ragazzi a scuola, un aumento del trasporto pubblico locale, la riapertura, seppur all'aperto, di ristoranti e bar. Tutte attività che presuppongono il contatto tra persone e ci preoccupano, per questo chiediamo responsabilità. Abbiamo un Rt che è stabilmente intorno a 0.70, non possiamo abbassare la guardia".

Per monitorare la situazione via allo screening. "La scorsa settimana - ha concluso Bordon - abbiamo fatto test ai Giardini Margherita, senza rivolgerci a persone con sintomatologia, e abbiamo riscontrato dei positivi al coronavirus, segno che il virus circola".

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