'L'Emilia-Romagna è pronta, il problema è la mancanza dosi'
"Io aspetto il mio turno che arriverà molto avanti. Mi vaccinerò, ci mancherebbe. La tutela della salute va messa davanti a tutto: mi vaccinerò anche con AstraZeneca, nel caso, rispettando le autorità scientifiche, le autorità preposte: io non sono uno scienziato". Lo ha detto, intervenendo su Radio 24, il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.
"Sinceramente non lo so rispetto a Raoul, ieri ho parlato con i figli, era un caro amico così come lo sono la moglie e i figli. Noi qui stiamo vaccinando gli ultraottantenni in una delle percentuali più alte d'Italia. Se avessimo più vaccini avremmo completato la vaccinazione di quella categoria e di tutte le persone che ne hanno bisogno", ha poi replicato a chi gli chiedeva un commento sulle parole di un quotidiano che, alla luce della scomparsa ieri a 83 anni di Raoul Casadei, a causa del Covid, ha scritto che, vista l'età, il 'Re del Liscio' sarebbe dovuto essere nella fascia dei già vaccinati.
"Noi facciamo oggi circa, 15-000-17.000 vaccinazioni al giorno - ha aggiunto il presidente della Regione - ne potremmo fare almeno il triplo e potremmo vaccinare più di un milione di persone al mese: in Emilia-Romagna con l'organizzazione che abbiamo, entro fine giugno avremmo vaccinato tutti gli emiliano-romagnoli. iI problema - ha concluso - è che mancano le dosi a sufficienza e mi auguro che, come è stato prospettato dal generale Figliuolo, gli oltre 50 milioni di vaccino entro giugno e gli oltre 80 milioni in aggiunta entro ottobre arrivino".
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