Covid: dal 2 marzo 'arancione scuro' anche per Rimini, Ravenna e Cesena

Emilia Romagna
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Misure più restrittive in Romagna per due settimane

Preoccupa la crescita dei contagi di coronavirus in Emilia-Romagna e dopo le misure più restrittive già in vigore nella provincia di Bologna e in quattro comuni del Ravennate, la Regione estende la fascia 'arancione scuro' anche a buona parte della Romagna: alle province di Ravenna, Rimini e al Cesenate. Resta escluso al momento il distretto di Forlì. Le misure più stringenti anti-Covid - tra cui lo stop alle scuole, tranne che per i servizi educativi 0-3 e le scuole d'infanzia - saranno in vigore dal 2 marzo per due settimane.

"Ancora una volta accogliamo la richiesta di intervenire arrivata dalla sanità e condivisa coi territori", spiegano il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore Raffaele Donini. "Insieme ai sindaci prendiamo una decisione difficile e sofferta, consapevoli tutti delle difficoltà e della stanchezza con sui sono alle prese da mesi attività economiche, famiglie, studenti, ma abbiamo il dovere di ascoltare le autorità sanitarie e fare tutto ciò che possiamo per fermare la ripresa del contagio, più veloce a causa di nuove varianti e ora in grado di colpire maggiormente anche giovani e giovanissimi".

"Siamo al lavoro col Governo per accelerare il più possibile la campagna vaccinale - osservano - per avere ristori veloci, anche in presenza di ordinanze regionali, e i congedi parentali, per non lasciare soli i genitori nel momento in cui si agisce sulla scuola. Tenere duro adesso, con molta probabilità vuol dire affrontare l'ultimo miglio e guardare ai prossimi mesi con maggiore fiducia. Facciamolo tutti, ancora una volta".

Il provvedimento, precisa la Regione, è più restrittivo rispetto alle misure nazionali in vigore per la zona arancione in cui è collocata tutta l’Emilia-Romagna da domenica 21 febbraio "e deriva dalle indicazioni medico-scientifiche che evidenziano una situazione di criticità, con l’andamento del contagio in costante crescita, anche fra i giovani e nelle scuole".

La decisione era nell'aria, tanto che il presidente Stefano Bonaccini già questa mattina aveva affermato che con un aumento dei contagi si era pronti ad estendere misure più dure anche altrove rispetto a Bologna e all'Imolese.

I contagi giornalieri e i ricoveri sono in aumento da giorni in tutta la regione. L'ULTIMO BOLLETTINO

I nuovi stop - con divieti più stringenti nelle province 'arancione scuro' anche per gli spostamenti nell'ambito del proprio comune - arrivano in giorni in cui dalla Regione, Bonaccini in primis, arriva un forte richiamo ad accelerare sulla campagna vaccinale, fortemente condizionata dalla disponibilità di dosi. In regione la campagna procede: alle 18 di oggi risultano somministrate complessivamente 380.487 dosi. Sul totale, 135.770 sono seconde dosi. Da lunedì intanto, come da programma, anche gli anziani tra 80 e 85 anni potranno prenotare il vaccino. Le somministrazioni partiranno il giorno dopo.

A Bologna il primo giorno di 'arancione scuro', nonostante la giornata primaverile, fa dimenticare gli assembramenti del fine settimana precedente (ancora in zona gialla). In centro tante persone a spasso ma niente folle.

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