A Ravenna, per 9 anni aveva percepito illegalmente 6mila euro
Un ex insegnante di Ravenna è riuscito per quasi 9 anni, dal 2007 al 2016, a farsi corrispondere 6mila euro mensili di pensione dall'Inps, facendosi riconoscere illegalmente una quota integrativa non dovuta di circa 4mila euro, per aver ricoperto cariche sindacali. La frode all'ente previdenziale è andata avanti fino a quando gli approfondimenti condotti dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura, hanno portato alla luce il meccanismo escogitato per truffare l'Inps.
L'uomo, selezionato per una serie di controlli che le fiamme gialle svolgono sulle 'pensioni d'oro', era stato effettivamente segretario provinciale di un sindacato autonomo della scuola, ma nel 2007, negli 8 mesi antecedenti la data del proprio pensionamento, aveva effettuato dei versamenti in contanti sul conto corrente del sindacato, per creare "le provviste finanziarie per poi pagare i contributi previdenziali proporzionati ad una retribuzione fittiziamente aumentata - spiegano gli investigatori - su cui, subito dopo, sarebbe stato parametrato il trattamento pensionistico, in questo modo artatamente 'gonfiato'".
Da qui la possibilità di richiedere, per conto del sindacato, una contribuzione aggiuntiva ai fini pensionistici commisurata ai contributi versati. L'ex insegnante e sindacalista, processato davanti al Tribunale di Ravenna, ha patteggiato un anno di pena e il giudice nei suoi confronti ha disposto anche la confisca per equivalente di 210.800 euro, ovvero la somma percepita indebitamente negli anni di pensionamento.