Museo Antonioni 'fantasma' a Ferrara, c'è petizione online

Emilia Romagna

A 14 anni dalla morte del maestro del cinema il progetto latita

Dopo anni di immobilismo e silenzio si riaccende il dibattito sul Museo Antonioni di Ferrara. Da una parte il progetto ereditato dalla passata amministrazione di creare una mostra permanente all'interno di Palazzo Massari, dall'altra l'idea della vedova Enrica Fico di portare il materiale a Palazzina Marfisa D'Este. A dare una scossa una petizione online su Change.org appena lanciata da Ferrara, città natale del maestro del cinema morto 14 anni fa.
    'Reopen the Michelangelo Antonioni Museum in Ferrara', questo il titolo della raccolta firme che punta a riaccendere i riflettori su un patrimonio che giace invisibile nelle sale dell'archivio storico comunale cittadino.
    Nel 1995 in corso Ercole I d'Este, accanto a Palazzo dei Diamanti, venne aperto quello che avrebbe dovuto essere il primo nucleo del museo. Lo spazio poco adeguato e i pochi materiali esposti non fecero mai decollare il progetto e nel 2006 lo spazio fu chiuso. Tra queste due date però, nel 1998, il Comune di Ferrara acquistò il fondo Michelangelo Antonioni: oltre 47mila articoli riguardanti la vita e le opere del cineasta, per lo più inediti. Poi nel 2013 Ferrara Arte dedicò al regista la retrospettiva 'Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti', mostra che da Ferrara girò mezzo mondo. Da allora più nulla.
    L'ex assessore alla cultura, Massimo Maisto, aveva ribadito che una volta terminato il restauro di Palazzo Massari (gravemente danneggiato dal sisma) sarebbe nato al suo interno il museo. Idea poco apprezzata dalla vedova che definisce lo spazio inadatto per ospitare un luogo votato al cineasta. La data di apertura, inizialmente fissata per il 2022, sembra destinata a slittare. Dopo la morte del regista, il 30 luglio 2007, si riaccese la polemica per la mancata riapertura del museo ma in breve tutto si smorzò.

Bologna: I più letti