Rosita Raffoni si buttò dal tetto di una scuola a Forlì
Sono stati definitivamente assolti i genitori di Rosita Raffoni, la ragazza di 16 anni che il 17 giugno 2014 si uccise lanciandosi dal tetto della sua scuola a Forlì. Erano stati condannati in primo grado a tre anni e quattro mesi per maltrattamenti, poi assolti in appello. La Corte di Cassazione, sesta sezione penale, ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura generale di Bologna.
In udienza la Procura generale della Cassazione ha chiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado.
"La giustizia è arrivata anche se questa vicenda e il dolore per la perdita di una figlia non scomparirà mai", dice all'ANSA l'avvocato Michela Vecchi che con l'avvocato Marco Martines difende i coniugi, Roberto Raffoni e Rosita Cenni.
Prima di uccidersi, la ragazza lasciò in video e in lettera pesantissime accuse ai genitori, dicendo di sentirsi odiata. Il ricorso era stato firmato dal sostituto pg Valter Giovannini.