Rimini Yacht: pm chiede 12 anni e 6 mesi per Lolli

Emilia Romagna

Collegato in video: 'Non sono il mostro della laguna nera'

Il pm Davide Ercolani ha chiesto una condanna a 12 anni e sei mesi per Giulio Lolli, imprenditore della Rimini Yacht a processo per truffa e associazione a delinquere. Nella sua requisitoria il pm ha ricostruito quasi dieci anni di indagine. Lolli, collegato con il tribunale riminese in video dal carcere di Roma, ha fatto dichiarazioni spontanee, ammettendo di aver venduto le imbarcazioni e dicendo di non essere "il mostro della laguna nera", come aveva già detto in precedenti udienze. Nel pomeriggio parla la difesa, avvocato Antonio Petroncini, e in giornata potrebbe arrivare la sentenza.

Fuggito via mare dopo il crac della sua societa', nel 2010, Lolli, soprannominato 'il pirata' era stato arrestato una prima volta a Tripoli nel 2011, poi era riuscito rocambolescamente a scappare ed era stato nuovamente, prelevato nell'ottobre 2017, sotto gli occhi della giovane moglie, su mandato d'arresto libico: mesi dopo si venne a sapere che la ragione era legata alla sua attività di 'polizia marittima' e di un presunto fiancheggiamento del gruppo estremista separatista e di traffico di armi, visto che era stato ritratto in alcune foto a bordo di imbarcazioni, adibite al trasporto di mezzi militari, insieme a esponenti di primo piano della Shura di Bengasi. E' stato estradato nel 2019. Di terrorismo e di traffico di armi risponde davanti all'autorità giudiziaria romana, dove domani è in programma un'udienza.

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