Giorno memoria: padre Guccini insignito medaglia d'onore

Emilia Romagna

Fu internato. La nipote Teresa, io e mio padre molto orgogliosi

"Sono diversi anni che cerco testimonianze e informazioni perché mio nonno non ha mai parlato di ciò che gli è successo, è stato complicato ma alla fine sono riuscita a produrre la documentazione necessaria per fare questa ricerca e ci tengo a dire che qualsiasi persona abbia avuto un parente come il mio, che è stato deportato, può fare questa richiesta, presentando la documentazione". E' soddisfatta e orgogliosa Teresa Guccini, figlia di Francesco, mentre riceve dalle mani del sindaco di Bologna, Virginio Merola, la medaglia d'onore assegnata dal presidente della Repubblica al nonno Ferruccio, internato nei campi di concentramento tedeschi.
    In occasione del Giorno della memoria, in Prefettura, a Bologna, sono state consegnate altre medaglie ai parenti di cittadini italiani deportati, una nei giorni scorsi è andata anche a un 99enne, di Lizzano in Belvedere, mentre l'ultima verrà consegnata a breve. Dodici riconoscimenti in tutto, dodici attestati di memoria. "Questa è una giornata importante - ha detto la Prefetta di Bologna, Francesca Ferrandino - che non poteva essere fermata, nonostante il Covid. Ovviamente la celebrazione di consegna delle medaglie è stata organizzata in maniera ridotta per rispettare le misure di sicurezza. Alcune scuole della provincia si sono collegate in diretta streaming proprio per questo motivo".
    Teresa Guccini ha sottolineato che il nonno non ha mai parlato della sua storia, "del campo di concentramento di Leopoli e poi dei lavori forzati ad Amburgo, era molto riservato", e che il padre "è molto felice di questo riconoscimento, perché è una pagina di storia spesso dimenticata, perché anche gli internati hanno fatto la loro resistenza. Non è un caso - ha concluso - che mio padre abbia scritto Auschwitz, però di questa storia si intuisce qualcosa di più in 'Van Loon', che è dedicata a mio nonno".

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