Regione auspica via libera da Ministero a piano anche nel 2021
Sono buoni i primi risultati del piano di lotta biologica alla cimice asiatica avviato l'anno scorso in Emilia-Romagna con gli esemplari di vespa samurai, un piccolo insetto innocuo per l'uomo ma predatore di cimici, che si sono insediati stabilmente nei siti di lancio. È il bilancio che la Regione fa sul progetto, auspicando il via libera da parte del ministero dell'Ambiente alla prosecuzione anche per quest'anno.
Nel 2020 sono stati liberati sul territorio circa 66mila vespe samurai, nemici naturali della cimice parassita della frutta che ha provocato consistenti danni all'agricoltura locale. Il piano era partito a giugno scorso col 'lancio' in un'azienda di Campogalliano (Modena) dei primi 110 esemplari di vespa samurai. Finora sono stati 300 i lanci nei cosiddetti corridoi ecologici (siepi, are verdi, boschetti), siti dove la cimice depone le sue uova che vengono poi parassitizzate, e quindi rese innocue, da questa specie di vespa.
"Un risultato molto importante - sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi - in quanto l'obiettivo del primo anno di lotta biologica alla cimice era proprio quello di permettere alla vespa samurai di insediarsi nel territorio regionale il più velocemente possibile, in modo da avviare quel processo di riequilibrio ecologico che dovrebbe dare respiro alla nostra frutticoltura".