'Nel 2020 intraprese quasi 200 azioni penali, 44 in carcere'
"È stato un anno terribile per i Testimoni di Geova della Russia, non solo per la pandemia di Covid-19, ma anche per la crescente opposizione al loro credo.
Una situazione sempre più grave che alimenta la preoccupazione e l'ansia delle comunità dei Testimoni di Geova dell'Emilia-Romagna comprese le numerose di lingua russa che operano a Bologna, Rimini, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Faenza e Parma". Lo scrive in una nota la congregazione.
"L'inasprimento delle autorità russe - proseguono i Testimoni - ha portato al raddoppio delle condanne per 'organizzazione estremista'. Ecco alcuni numeri: nell'anno 2020 sono state intraprese 188 azioni penali che coinvolgono 147 fedeli; 39 persone, tra uomini e donne, sono state condannate in base all'articolo 282.2 del Codice Penale della Federazione Russa; 72 persone sono state incarcerate (44 si trovano attualmente dietro le sbarre); 477 abitazioni dei Testimoni di Geova hanno subito irruzioni.
"Con la persecuzione dei fedeli Testimoni la Russia si sta prendendo gioco sia della legislazione internazionale sui diritti umani sia della propria Costituzione, la quale tutela la libertà religiosa", ha commentato Massimiliano Monterumisi, portavoce dei Testimoni di Geova per l'Emilia-Romagna. (ANSA).