Igor: non si presenta a processo per rapine a Ferrara

Emilia Romagna

Era atteso in videocollegamento, la sentenza il 24 febbraio

Era atteso in videocollegamento al tribunale di Ferrara, ma Norbert Feher, alias Igor il Russo, il pluriomicida che si trova in carcere in Spagna, ha rinunciato a presenziare al processo per tre rapine di cui è accusato, messe a segno nell'estate 2015 con la sua banda composta anche da Ivan Pajdek e Patrik Ruszo, due anni prima di diventare il killer conosciuto per i due omicidi in Italia e tre omicidi in Spagna, più altrettanti tentati.
    Igor ha rinunciato, rifiutandosi, anche di sottoporsi al "confronto all'americana" vocale: un test mai realizzato prima a Ferrara, e che avrebbe dovuto portare Alessandro Colombani, unica vittima rimasta di quelle rapine, a dire se riconosceva tra le voci da ascoltare nel "confronto", quella della persona che lo aggredì e picchiò a sangue davanti alla sua casa a Villanova di Denore e che Colombani ha sempre detto essere quella di Igor: "È la sua voce, l'ho riconosciuta dalle poche parole, ricordo quel tono nelle mie orecchie, 5 anni fa, quando venivo aggredito, bastonato", aveva detto al processo.
    E così, senza nessun confronto, il processo si avvia verso la chiusura. La sentenza il 24 febbraio prossimo. Igor è accusato di tre rapine, oltre che ai danni di Colombani, quelle commesse nell'agosto a Mesola in casa di un'anziana di 90 anni rimasta legata e imbavagliata nel letto per 48 ore (morta anni dopo per lo choc dubito da quel fatto) e a Coronella nei confronti di un padre e una figlia, sequestrati in casa per 5 ore e rapinati da Igor e i suoi complici che ora lo accusano: Pajdek e Ruszo sono già stati condannati per queste rapine a 14 e 15 anni. 

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